
Milano - Convertire gli uffici della Regione Lombardia al
software libero per favorire la riservatezza delle informazioni e spostare
risorse economiche oggi indirizzate alle licenze di software proprietario verso le softwarehouse locali. Questo il cuore di un progetto di legge regionale presentato nei giorni scorsi dal consigliere dei Verdi Marcello Saponaro, con il supporto di 19 colleghi dei due schieramenti (il testo integrale è disponibile qui in
PDF).
Denominato "
Contributo alla competitività e all'innovazione della Pubblica Amministrazione lombarda attraverso l'utilizzo di formati aperti e FLOSS per la gestione dei dati elettronici", il provvedimento contiene 13 articoli e segue la scia di iniziative simili avviate di recente in altre regioni, come Puglia, Toscana ed Umbria, e presso enti locali come la provincia di Pescara o i comuni di Torino e Firenze. Dell'iniziativa abbiamo parlato con lo stesso Saponaro, 37 enne imprenditore di Dalmine (Bg), già coordinare nazionale dei Giovani Verdi.
L'intervista a Saponaro (via Punto Informatico) continua qui.
Io desidero solo sottolineare una cosa: in Francia il ricorso ai software open source nelle aziende private e pubbliche dura da una vita, con notevoli risparmi economici nei budget annuali.
Pensate solo a quanto possa costare ad un ufficio pubblico un aggiornamento di centinaia di macchine a Windows Vista: i costi di licenza, l'utilizzo di personale qualificato, per non parlare poi dell'apprendimento del personale lavoratore! (senza dimenticare che poi quando vado in Posta mi dicono che i terminali sono bloccati perchè i computer non funzionano...)
Finalmente anche qui in Italia qualcosa si sta muovendo...