Denominato "Contributo alla competitività e all'innovazione della Pubblica Amministrazione lombarda attraverso l'utilizzo di formati aperti e FLOSS per la gestione dei dati elettronici", il provvedimento contiene 13 articoli e segue la scia di iniziative simili avviate di recente in altre regioni, come Puglia, Toscana ed Umbria, e presso enti locali come la provincia di Pescara o i comuni di Torino e Firenze. Dell'iniziativa abbiamo parlato con lo stesso Saponaro, 37 enne imprenditore di Dalmine (Bg), già coordinare nazionale dei Giovani Verdi.
L'intervista a Saponaro (via Punto Informatico) continua qui.
Io desidero solo sottolineare una cosa: in Francia il ricorso ai software open source nelle aziende private e pubbliche dura da una vita, con notevoli risparmi economici nei budget annuali.
Pensate solo a quanto possa costare ad un ufficio pubblico un aggiornamento di centinaia di macchine a Windows Vista: i costi di licenza, l'utilizzo di personale qualificato, per non parlare poi dell'apprendimento del personale lavoratore! (senza dimenticare che poi quando vado in Posta mi dicono che i terminali sono bloccati perchè i computer non funzionano...)
Finalmente anche qui in Italia qualcosa si sta muovendo...
1 commento:
"Stando al New Zealand Herald, il Ministero dell’Istruzione della Nuova Zelanda non rinnoverà un contratto con Microsoft per la fornitura di Office per Mac su 25 mila computer Macintosh presenti nelle scuole della nazione.
Il ministro ha suggerito che le scuole usino NeoOffice, che offre praticamente tutte le funzioni della suite Microsoft ma è gratis e open source." (via MacworldOnline)
Aggiungo io: come volevasi dimostrare.
Buona lettura a tutti.
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